Palazzo Butera: rinascimento culturale nel cuore della Kalsa

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Ci troviamo nella Kalsa di Palermo, il quartiere arabo, affascinante vortice di storia millenaria e cultura senza pari. Il suo nome deriva da al khalisa, “l’eletta”, perché custodiva la cittadella fortificata scelta dall’emiro come sede della sua corte. Qui, tra strade intrise di fascino, si erge maestoso uno dei gioielli architettonici più sontuosi di Palermo, che domina il Foro Italico e l’azzurro abbraccio del mare: Palazzo Butera.

Butera come una fenice
Splendore e decadenza: è questa la narrazione che spesso circonda i sontuosi edifici palermitani, retaggio di un antico fulgore reso opaco da anni di declino e abusi architettonici, come il tristemente noto “Sacco di Palermo” degli anni ‘50 e ‘60 che spogliò la città dalle sue preziose palazzine in stile Liberty in nome di una selvaggia speculazione edilizia.

Se Palazzo Butera è riuscito a risorgere come una fenice, è soprattutto grazie a Massimo Valsecchi genovese, ex docente di storia del design industriale, broker e collezionista d’arte, che nel 2015 acquista il palazzo e avvia un ambizioso progetto di restauro, con l’obiettivo di riportarlo al suo antico splendore e renderlo un polo di riqualificazione e rigenerazione.

Valsecchi e Palermo: amore a prima vista
Pur non avendo mai messo piede in Sicilia, la prima visita di Valsecchi a Palermo è luce improvvisa. Valsecchi è folgorato da questa città che dal suo nome greco Panormos significa “tutto porto”: una città decadente ma caleidoscopica, crocevia di culture e da sempre aperta all’accoglienza. Sceglie dunque Palazzo Butera come sede della vasta e preziosa collezione d’arte contemporanea che possiede insieme alla moglie Francesca Frua De Angeli, che raccoglie pezzi di archeologia, rarissime porcellane settecentesche e mobili del primo Novecento.

Molto più di un museo:
Palazzo Butera, oltre ad ospitare la collezione d’arte della coppia, è stato trasformato in uno spazio culturale poli-funzionale, un laboratorio sperimentale che accoglie cultura, arte, scienza e conoscenza in perenne evoluzione. L’obiettivo di Valsecchi è quello di restituire il palazzo alla gente, integrando il suo splendore antico con interventi contemporanei e avanguardistici, creando un progetto vivo, in continuo divenire come la città che lo ospita.

Spazi espositivi dedicati all’arte contemporanea dominano il piano terra, oltre a un’installazione di Anne e Patrick Poirier realizzata appositamente per Palazzo Butera. Poi si passa ai saloni affrescati e alla deliziosa terrazza del primo piano, mentre al secondo si trovano sale aperte al pubblico e il torrino che svetta sul golfo di Palermo. La foresteria è poi uno spazio vivo in cui artisti, studiosi, cultori e curatori d’arte lavorano a progetti di ricerca per mostre e attività culturali.

Innovazione guidata dall’arte
Per Valsecchi, l’arte è l’elemento chiave per generare innovazione e ridare vitalità ai siciliani, dove la politica ha fallito. Il complesso lavoro di restauro del Palazzo ha coinvolto oltre un centinaio di maestranze locali, tra architetti, ingegneri, geometri, restauratori e operai, dando un contributo prezioso all’economia locale.

A Palazzo Butera passato e presente si incontrano senza scontrarsi, generando una feconda idea di futuro. Palermo, da sempre catalizzatrice di storie e culture che si mescolano, diventa il punto di partenza per ripensare l’identità europea. E il quartiere Kalsa, che nel recente passato è stato simbolo del degrado cittadino, rinasce a nuova vita, perché qui l’arte e il sapere rifioriscono in forme inedite.

Via Butera, 8, – 90133 Palermo (PA)
Da Martedì a Domenica
10.00 – 20.00
https://palazzobutera.it/it
@palazzobutera

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