K Sushy-Ya è un ristorante di cucina giapponese e si trova a pochi passi da Torre Ligny, uno dei luoghi più suggestivi di Trapani, tra il mar tirreno e il mediterraneo. Dove l’incontro dei mari crea le possibili sfumature che si possono ottenere mischiando i colori, chef Costantin realizza i suoi piatti come un pittore creando autentiche opere d’arte.
Ricordo bene la prima volta che ho mangiato sushi. Avevo vent’anni e avevamo da poco vinto la Coppa del Mondo di calcio. Non erano ancora i tempi del “all you can eat“. La cucina giapponese era vista come qualcosa di elitario. Oggi le cose sono cambiate. In molte città si trovano almeno un paio di ristoranti che propongono pesce crudo a prezzo fisso, ma come diceva mio nonno: il pesce non mente mai.
Conoscevo K Sushi-Ya per la buona fama di cui gode in città. I miei amici trapanesi più volte mi avevano invitato ad andare, ma poiché vivo come una barca a vela, ci sono voluti quasi quattro anni dall’apertura affinché il vento mi indicasse la strada.
Durante la giornata ricevo molti messaggi che alimentano le mie aspettative. L’entusiasmo dei miei compagni mi diverte. Dal clima che respiro entrando al ristorante la partenza è ottima: i colori degli interni, le luci, la musica in sottofondo. Apprezzo tutto.
Il locale è piccolo, l’atmosfera è intima e piacevole. “Con pochi ospiti è possibile dedicare a ognuno l’attenzione necessaria”, ci spiegherà lo chef.
I miei compagni conoscono il menù e consigliano di fare un menù degustazione. Accetto senza batter ciglio. Mangiare insieme a persone che amano il cibo è tra le cose migliori della vita. La scelta dei vini è ampia, noi optiamo per un bianco delle cantine Fazio.
Dal nostro tavolo è possibile ammirare chef Costantin che lavora. Starei ore ad osservare la cura e l’attenzione con cui tocca il pesce. Vederlo all’opera è come vedere un artista alle prese con l’intuizione, la creatività, l’ispirazione.
Il viaggio inizia con ostriche Gillardeau e tartare di pesce. I miei compagni si meravigliano della mia destrezza con le bacchette, un inspiegabile talento affinato col tempo.
Continuiamo con Tempura di triglie e melenzane in salsa zukè. La panatura è perfetta.
Ci viene servito un piatto di Udon con dentice , prima di finire la portata ci guardiamo tra noi per capire se è il caso di avvicinare il piatto alla bocca e non lasciare quello che resta del buonissimo brodo. Ovviamente lo facciamo, perché come ci hanno insegnato le nostre mamme: sul piatto non si lascia niente.
Arriva il momento del sushi misto e dei gamberi, dove incontriamo dell’eccellente polpa di ricci che ci fa toccare il cielo. Il sushi è fantastico, un’esplosione di sapori.
Ritroveremo la polpa di ricci nel Temaki che ci viene servito prima di concludere con dell’eccellente gelato al sesamo realizzato da una gelateria locale.
Prima di andare via, lo chef si avvicina con aria stanca al nostro tavolo e ci chiede com’è andata: le nostre facce estasiate sembrano parlare per noi. Chef Costantin ci racconta di sé e del suo lavoro con trasporto, emozione e la gestualità di chi vorrebbe spiegare l’amore.
“Chiamare i pescatori quando sono in barca, a pochi chilometri da qui, mentre sono tra le Isole Egadi, è una grande fortuna”, ci spiega lo chef che risponde alle mie domande con gli occhi di un uomo che si diverte. Ci confida lo scetticismo iniziale, quando i trapanesi provavano a dissuaderlo dalla sua folle idea. E chi meglio può capirlo, se non il sottoscritto. Comunque si sbagliavano, sembra dire il presente.
La cucina di K Sushi-Ya è qualità della materia prima, studio, selezione degli ingredienti. L’obiettivo dello chef è offrire ai clienti il gusto autentico del cibo servito, e ci riesce egregiamente. I pochi posti a sedere gli permettono una maggiore cura nel servizio. Il sushi è forse il migliore che abbia mai mangiato. Le idee, il voler scrivere una bella storia in un angolo della Sicilia assediata dal disfattismo, rende tutto meritevole di successo.
Ho pensato e creato questo sito perché vorrei raccontare e divulgare le bellezze della mia terra. Nella vita creo cose per internet, fotografo mari e monti, leggo e scrivo storie.
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